Conclusioni di un anno bisestile

Roma, 31/12/2020

Eccomi qua;
Il 2020 è giunto al termine. 
La gente ormai, chiusa nuovamente in casa da una specie di lock down cerca di organizzare al meglio le ultime feste dell’anno.
L’Italia per l'occasione è stata sottoposta ad un gruppo di regole da rispettare più o meno ristrette. È stato scritto l’ennesimo decreto dpcm che divide i giorni festivi in “rossi”, quindi senza possibilità di spostamenti tra regioni, cenoni in famiglia tranne che per un massimo di due ospiti; negozi di ogni genere chiusi facendo eccezione per quelli di prima necessità  e infine, non si può circolare tranne che per esigenze lavorative o di necessità. Tutto questo il 24/25/26/27/31 dicembre e 1/2/3/5/6 gennaio. Gli altri giorni passiamo ad uno stato “arancione” pertanto, i negozi sono aperti fino alle 21.00 ma non ristoranti e bar e ci si può spostare di più nel senso che la passeggiata te la puoi fare.
Diciamo che per comprendere il tutto ci abbiamo messo un pochino ma adesso, a feste quasi concluse sembra chiaro. In pratica posso fare la spesa ma non i regali. Posso andare a trovare i miei ma non posso andare a Campo Felice. Tra l’altro da un po’ di giorni gli scienziati si sono resi conto, a fronte di contagiati che il virus è mutato ed ha una velocità trasmissiva maggiore specialmente tra persone giovani.
Ci tranquillizzano però che il vaccino iniziato a somministrare dal 27 dicembre è idoneo anche al virus mutato. Rimane il fatto che, prima della prossima estate noi (e parlo di noi, io e tutte le persone come me) non riusciremo ad avere la dose in quanto tutto il mondo sta mettendo in atto una campagna vaccinale che credo sia unica. Ovviamente hanno la precedenza a ricevere per primi la tanto preziosa dose tutte le persone che sono state impegnate al massimo durante questo periodo ad esempio il personale sanitario. Sfiderei chiunque a mettersi in lista per primi dopo quanto successo e dopo tutto quello che loro hanno fatto per noi.
Si procederà poi con gli anziani e tutte le forze dell'ordine per poi passare al personale scolastico in concomitanza con le persone a rischio che ad esempio hanno delle patologie.
Per questo dico che noi lo riceveremo non prima di settembre. Bisognerà vedere inoltre, quanti vaccini ci saranno e come verranno distribuiti, per non parlare delle sedi poi come si organizzeranno per somministrarli. 
Quindi si, ancora è da capire bene e da come già parlano si prospetta un altro inverno, un’altra primavera e probabilmente un’altra estate come la scorsa nella speranza che, le seconde restrizioni adottate e i sacrifici che abbiamo fatto riescano a far calare contagiati e decessi per cercare di vivere in maniera più tranquilla considerando anche che diminuiranno le persone che possono ricevere e trasmettere il virus.
Ormai siamo abituati alla mascherina, a non stare vicini, a rispettare le distanze di ingresso presso negozi e soprattutto a non abbracciarci o darci più la mano o un bacio per salutarci. In meno di un anno siamo cambiati totalmente.
Per la maggior parte di noi e, a livello globale non si respira l’aria delle feste solita. Credo che gli italiani (come il resto della popolazione) siano stanchi, stressati, esausti da questa pandemia. Quando scoppiò pensavamo, speravamo e credevamo che sarebbe finita in estate ma non è stato così purtroppo. Ora, oltre ai contagi e i decessi che superano di gran numero la prima ondata c’è anche la mutazione del virus.
Non si sente più la voglia di andare a fare regali, o di andare a farsi belle cercando anche degli abiti per le feste. Beh; ci sono state delle eccezioni a riguardo, ad esempio nelle città come Milano centro e Roma centro le strade e le più grandi vie dello shopping sono state prese d'assalto. In pratica già la gente usciva in questo ultimo periodo con la scusa dei regali, appena poi il governo ha "ordinato" la zona rossa il weekend successivo prima della stretta si sono create file immense ovunque.
Gente che faceva ore di fila per correre all'ultimo regalo. Sono stati svuotati letteralmente negozi di ogni genere. Le vie, tutte illuminate sono state fotografate con migliaia di persone che, ovviamente non rispettavano le regole in giro come se nulla fosse e passeggiando per le strade illuminate delle capitali.

La maggior parte delle persone però (ad esempio me) ha pensato a volersi bene e a stare vicini per quel poco che ci permettono. E' vero, quest'anno i regali li ho fatti praticamente tutti su internet ma del resto non potevo fare altrimenti. Non posso guidare e comunque non sarei mai andata, come faccio ogni anno ad un centro commerciale per comprarli. Non è da me chiudermi in un posto con troppa gente per fare un pensiero. Quando una persona fa un regalo lo deve fare in maniera tranquilla, rilassata e senza fretta quindi, io mi sono anticipata come sempre al mese precedente rimanendo in zona e utilizzando il caro web. 
Siamo contenti anche nelle piccole cose e gesti, ad esempio in una videochiamata ricevuta da un parente per gli auguri non avendo avuto la possibilità con alcuni nemmeno di scambiarceli. 
Ecco, lo stare in famiglia secondo me è il regalo che vorremmo fare e ricevere sperando di riabbracciarci e rivedere grandi tavolate sotto le feste di nuovo. Pertanto una cosa buona ce l'ha data questo periodo e cioè di essere davvero più buoni e di sperare nel bene come una volta stando con le persone più care perchè il Natale è soprattutto questo ed in tanti lo hanno dimenticato.
Stiamo facendo grandi sacrifici e, sono del parere che sono serviti a farci riscoprire la semplicità e la bellezza di tante cose ad esempio quella di fare dei lavoretti in casa con la propria figlia come addobbo oppure "mini spettacoli" o "enormi guerre" con le pistole laser. La fantasia ha preso il sopravvento praticamente in moltissime case: c'è chi inventava nuovi piatti, giochi o professioni...
Stando più a casa si ha la possibilità di dedicare più tempo agli altri e a noi stessi senza la frenesia giornaliera di prima. Secondo me sarà dura ricominciare ad alzarsi presto, correre nel traffico dopo aver portato Alessia a scuola e stare nove ore in ufficio tra riunioni, casini e stress vario.
Questo 2020 ci ha cambiato e, come già successo con altre pandemie nel corso degli anni rimarrà nella storia. Certo, se ci penso bene è stato anche un anno in cui non ho avuto un Natale con tutta la famiglia e non ho visto mia figlia correre con gli amici al parco; non ho fatto ferie partendo come tutti gli anni e soprattutto ho visto Ale crescere praticamente tra le mura domestiche. Forse questo è quello che mi ha "spaesato" di più perchè non ce lo ridarà indietro nessuno. Ad esempio il suo compleanno; vedere la bambina rassegnarsi all'idea di non poter festeggiare con gli amichetti ma, consapevole e contenta che tutta la sua famiglia stava bene ed in salute mi ha dato la conferma che stava crescendo. Così come è stata brava a risolvere determinate situazioni quando ero in riunione e non potevo dare retta nemmeno per preparare il pranzo. L'ho vista prepararsi da mangiare sola, farsi la doccia sola non dimenticando più l'accappatoio o i calzini. L'ho vista mettersi seduta e fare i compiti senza necessità di ricordarglielo. 
Insomma, anche lei (come tuti i bambini) è cresciuta di più. Sicuramente ha vissuto questo ultimo anno con più paure rispetto ad un adulto. Ricordo quando, vedendo i telegiornali si stringeva a me dicendo che aveva paura che il virus la lasciasse sola. 
Purtroppo ho il vizio di spiegarle le cose e farle vedere i notiziari quindi ha sentito, vissuto e visto tutto quello che c'era da vedere ma sono contenta perchè è stata più forte di me e ne ho avuto la prova.
Se ero stanca ad esempio successivamente al mio ricovero era la prima a chiedermi se avevo bisogno di un aiuto. Impaurita a volte ma come la mamma con la capacità di andare avanti e guardare il lato positivo delle cose.
Ad esempio la sua gioia (e me lo ripete spesso) è stata quella di poter giocare con me ogni volta che lo volesse senza mai sentirsi dire: "Non mi va adesso Ale". Già perchè io a meno che non ero indaffarata o stanca morta non mi tiravo mai indietro e posso dire di aver fatto davvero tutto con lei.
Ora non c'è giorno che non mi dice: "Ti voglio bene" e questo lo apprezzo ancora di più perchè questo stare "segregate" in casa ha rafforzato il nostro legame.
Alessia l'ho vista davvero crescere in ogni secondo di ogni singolo giorno in tutto e per tutto cosa che, a mio parere è la più importante e che ti riempie di gioia. Ho dedicato quest’anno quasi esclusivamente solo a lei e non c’è mai stato giorno senza sorriso. Non rimpiango nulla.

Riguardo a me non saprei cosa dire perché gran parte delle cose sono state scritte in precedenza.
Mi sono goduta mia figlia, la casa e i miei genitori che potevo vedere come e quando mi andava anche se, spesso in video perchè non si poteva uscire.
Ho dormito di più, cavolo quanto! Ora che ci penso ho avuto la possibilità di farmi tanto pisolini pomeridiani cosa che non ricordo di aver mai fatto nemmeno quando lavoravo si turnazione notturna.
Ho riscoperto la bellezza di indossare tute a più non posso e di ogni genere soprattutto a lavoro; già perché nel mio caso in smart working non devo preoccuparmi di quale abito o scarpa indossare.
Ho riscoperto la cucina e sperimentato piatti nuovi senza mai pensare: Se ho tempo sabato lo faccio”.
Ho imparato a lavoricchiare il legno.
Ho riscoperto la mia amata lettura e la bellezza di terminare un libro in 48 ore come ai vecchi tempi.
La bellezza di scrivere raccontando parte di me e condividerla con il mondo.
Mi sono allenata, annoiata, emozionata e allo stesso tempo rattristita quando vedevo i telegiornali ma sempre con la resilienza di ricordarmi che “tutto passa”.
Ho cambiato nuovamente azienda e relativo cliente lavorativo ritornando alle origini presso il mio preferito. Certo le aspettative non erano quelle ma non mollo e tengo duro perché il mio lavoro lo adoro e se ho in testa una cosa quella deve essere. Pertanto spero che il 2021 realizzi davvero il mio sogno di poter diventare un giorno "prima cittadina" di una intera infrastruttura informatica con relativi annessi e connessi.
Mi sono stressata, quello si perchè il mio fisico un bel giorno si è ribellato ma non mi sono mai abbattuta e questo, mi ha permesso di "capirmi" e di capire il mio limite.

E poi c’è lei, la corsa... ho scoperto una passione ed in modo di aprirmi con tutta me stessa. Sconfiggendo la tristezza, lo stress e la noia solamente dedicando poco più di un’ora al giorno a lei. Non c’è stato ballo, sport o film che mi ha reso così forte. Correre mi ha reso felice e libera e mi ha dato la forza di resistere in ogni tipo di circostanza anche, quando non sono stata bene.
Non ho più scheletro nell’armadio o pensieri da portarmi a letto la sera.
Parlando di ringraziamenti (ma ovviamente non come quelli del post precedente e soprattutto non mettendo ogni persona) mi sento di ringraziare chi mi ha permesso di cambiare lavoro ritornando nel posto che più ho adorato negli ultimi anni e, allo stesso modo ringrazio la persona che mi ha parlato così tanto della corsa da farmi venire voglia di provare.
Ecco questo anno bisestile o, come dicono in molti “anno maledetto” si è stato duro, fastidioso e triste per tutti ma ho imparato a vedere il bicchiere mezzo pieno e non come prima mezzo vuoto pertanto posso dirvi che a me, anche se vi sembrerà strano di buono questo anno ha lasciato molte cose.
A me il 2020 mi ha dato non so che; qualcosa di particolare che non riuscirei a spiegare. Si è vero, ci sono stati cambiamenti, delusioni, novità ma in fin dei conti tutto è successo non per caso. 
Ho scoperto la voglia di lottare e resistere sempre in ogni tipo di circostanza. Ho imparato ad essere ancora più esplicita con le persone quando e, senza tenermi dentro una risposta o un giudizio.


Concluderei una foto che potrebbe essere per me simbolo del 2020. 

Ed oggi ormai, nel vedere passare scortati i vaccini per debellare questo stronzo mi ha reso felice facendomi sospirare con relativo brivido lungo la schiena.
Forse è un segnale che l’Italia e gli italiani ce l’hanno quasi fatta.
Un grazie a tutti e spero inoltre di aver fatto passare con i mie post spensierati minuti di relax.
Un buon fanculo al 2020 e un grande inizio al 2021!

Per il 2020 Laura passa e chiude.

Buon anno ragazzi

Commenti

  1. un anno terribile , ma abbiamo tante speranze dai che brava Alessia, dimostra maturita che neanche alcuni adulti hanno :)
    continua a scriverci Laura , grazie per i tuoi post non mollare, li attendiamo con ansia!!
    ciaooo

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L’utilizzo dei dispositivi tecnologici nella corsa (a cura di Luca Parisi e Loredana Ricci)

Runner

...Signora mi faccia lo spelling per favore...