Una Romana a Milano (parte seconda)



Buongiorno,

siamo al quinto giorno nella capitale Lombarda; precisamente oggi è lunedì quindi si può dire ultimo per me in quanto domani partirò praticamente all'alba. Anche oggi c'è il sole, cosa molto strana perchè da Roma mi arrivano notizie terrificanti! Freddo, temporali a dirotto e vento. Qui ha piovuto solamente un giorno e a dirla tutta nemmeno forte. 

Ho cercato di girare il più possibile questo weekend ma mi sono resa conto che di domenica pomeriggio andare nei punti centrali di Milano è veramente pericoloso... "Evitare assembramenti", comunicava qualcuno e sottolinea qualcun altro durante questo periodo ma qui, non vedo moltissima preoccupazione anzi... quasi nulla, come se niente fosse accaduto.

Ecco, una piccola immagine giusto per farvi capire la situazione alle ore 17.00 in centro. Ovviamente io, passavo per vie limitrofe e, quando vedevo il casino scappavo... Ora, non voglio essere critica o cattiva ma credo che questa foto, come tante altre che sono state messe in circolo in questi ultimi periodi facciano riflettere.
Perchè va bene uscire, va bene gli amici, le cene e tutto ma arrivare a questo e poi lamentarsi che la regione è la più colpita dal covid proprio sembra una barzelletta.
E non sono passata ancora per le vie più famose dello shopping! O meglio, ci sono passata ma di mattina alle 7.30.
Ma parliamo di un'altro bellissimo episodio che ho vissuto tipo quello già raccontato nella prima parte. Volevo portare un pensierino a mia figlia, che ne so un gioco o comunque qualcosa da regalarle, perchè quando parto è rito per me.
Così indecisa tra un Lego o gioco opto per uno zainetto limited edition dell'Adidas essendo anche capitata qui durante la settimana della moda.
In centro a Milano (i negozi sono tutti concentrati in quel raggio) c'è lo store. Scelgo il modello anzi, i modelli perchè decido di regalarmene uno, mi dirigo alla cassa.
La commessa gentilissima mi impacchetta tutto e, nel frattempo il mio sguardo si sofferma su delle mascherine su un manichino molto carine. Così decido di domandare il prezzo e se fossero taglia unica o meno.
- Io: "Ma quelle mascherine li sono taglia unica o vanno a misure? Vorrei prenderne una per me ed una per una bambina di nove anni!"
- Commessa: "Ma guardi signora, abbiamo tre taglie small, medium ed extralarge ma per lei il problema non si pone perchè quelle che vede sul manichino sono le mascherine di test pertanto può provarla tranquillamente"

Ebbene, si; LE MASCHERINE SUL MANICHINO SONO DI TEST PERTANTO SI POSSONO PROVARE!
E ribadisco che stiamo parlando del negozio ADIDAS, non della bottega a conduzione familiare in una via sperduta di periferia. Ora, anche qui mica voglio passare per quella che critica o che si lamenta, ci mancherebbe... Lascio a voi l'analisi.
Ad oggi la Lombardia rimane la regione con più casi di covid19.
E CI SARA' UN MOTIVO CAZZO NO?
Vabbè ritorno in me e tralascio la questione ricapitolando solamente che qui si possono: fare assembramenti, non utilizzare mascherine sia all'aperto che al chiuso, provare mascherine di test, toccare ogni singolo oggetto in esposizione nei negozi tranquillamente. 

Visitato anche il castello Sforzesco, tra l'altro molto carino e caratteristico perchè in un certo senso abbraccia l'ingresso di parco sempione proprio nel cuore di Milano decido di fare il biglietto completo di accesso al Duomo.
Alla fine per quanto sono appassionata io (giustamente avevo studiato per essere guida turistica) di arte mi passano con la visita della cattedrale tre ore. Dentro è meraviglioso; molto caratteristico, in esterno un incanto ovviamente come già detto; sotto con un pò di storia romana e sopra..... Le terrazze sono qualcosa di fantastico! Se queste terrazze affacciavano sulla mia città eterna sarebbe stato divino.
Da li si vede tutta la città, dalla piazza fino al quartiere city life. Insomma una bella panoramica della città a 360 gradi. Ovviamente di bello c'è anche la parte monumentale (quella che amo di più personalmente) della cattedrale che, con un mix di romanticismo gotico abbraccia il Duomo con moltissime statue, animali, volti, gargoyles e simboli passando dal tardogotico al rinascimentale, dal barocco al neoclassico. Insomma molti stili lo rappresentano. Infine, la famosa Madonnina d'oro nel punto più alto, simbolo e protettrice della città.
Proseguo la mia giornata decidendo di andare a vedere i Navigli; altro punto di ritrovo suggestivo della città. Per questa tappa opto nel noleggio della classica car2go che in questa città come in molte altre ci aiutano nei tragitti quando non si hanno mezzi.
Parcheggiato proprio li vicino inizio a sentire il vociferare delle migliaia di persone che passeggiano li. Mi ritrovo ad un certo punto davanti un mercato che costeggia le due sponde del fiume praticamente pieno di persone. Ogni bar o locale era aperto e frequentato per non parlare dei vari banchi lungo il tragitto. Coppie, amici, amanti, turisti, famiglie e scuole di tutto di più... Troppa gente, troppo casino per i miei gusti così con una brevissima passeggiata arrivo fino al ponte per scattare una foto ed andarmene da li il prima possibile.
Sarebbe stato bello poter vedere il tramonto da li perchè deve essere bellissimo. Torno dinuovo alla macchina per spostarmi al Bosco verticale in modo da non dover stare più tranquilla. Anch'esso suggestivo ma, niente di che... me lo aspettavo più alto e più...
Ne è valsa comunque la pena per prendermi un caffè e passeggiare lungo quei giardinetti che lo circondano. 
Avevo in programma una cena ma all'ultimo momento un terremoto scala 7, un maremoto con l'ascesa degli ufo degli zombie e catastrofi varie che succedono quando non si sa che scuse inventare mi ha lasciato la serata libera. Secondo me la scusa Covid in aumento era la più plausibile. Ah ma giusto; "Non ha colpa nessuno se c'è stato il covid" dicono in molti... Ma alla fine sto covid c'è in alcune parti secondo loro e per alcune persone sempre secondo loro; tra l'altro colpisce a tratti e in determinati posti sempre secondo loro. Oppure, secondo me cercano di farlo credere. Che poi, si doveva fare il giorno dopo a pranzo ma evidentemente gli ufi scesi sulla terra hanno avuto la priorità, come spesso succede ultimamente. "Si trova il tempo di fare tutto" ti dicono... Ma poi tutto questo tempo d'oro (sotto il mio punto di vista) cosa mai toglierà di così importante non lo capirò mai. Sono del parere che se una cosa non si deve fare e soprattutto non va di farla, si dice! Non si trova uno specchio insaponato dove cercare di arrampicarsi. Sono rimasta a: "Ce la faremo", giustamente perchè: "La cena si deve fare e non me lo scordo"...
Ceno a casa con una bellissima bistecca e finalmente un pò di gorgonzola fresco. Si perchè comunque sono stata alla ricerca del mio formaggio preferito. 

Insomma, decido di anticipare il ritorno per fare una sorpresa a mia figlia, avendo terminato prima alcune cose. Inutile partire la mattina seguente all'alba. Così, si trova il treno, si trova la macchina per andare alla stazione. Mi fiondo sulla valigia riempendola di fretta e furia con tutto quello che c'era da mettere senza piegare, impacchettare o dividere. 
Questo perchè il treno per Roma partiva alle 19.00 da Rogoredo.
Così lascio l'appartamento in un lunedì pomeriggio Milanese e mi reco alla stazione. Con me, la bellissima esperienza, l'amarezza di quello che non si è potuto fare e un bel ricordo dei posti visti. Avrei visitato di più ma sappiamo benissimo che in questo periodo è più complicato fare tutto. Ogni cosa va prenotata e se non hai tempo sei fuori.
La prossima volta prenoterò tutto prima in modo da avere organizzata ogni cosa. chissà magari con l'inverno ci ricapito qui al Noooorrrdeeeeee!

La stazione a quell'ora non è molto trafficata; me la guardo ed aspetto l'alta velocità che mi porta a Tiburtina mangiando dei biscotti.
Salgo in treno e, mentre si lascia Milano mi godo il tramonto... quel tramonto che mi ero programmata di vedere da qualche altra parte ma che  non ho potuto.
Riguardo le foto, sorrido, mi addormento... sono a Roma.
Mia figlia è li che mi aspetta, ha sonno poverina ed il suo sorriso riempie tutte quelle parti di me rimaste vuote. La gioia che la mamma è di nuovo a casa è indecifrabile.
Mi addormento abbracciata a lei dopo aver sistemato la sfera di neve di Milano sul mio comodino.

Questa ha una storia dietro... I miei ne hanno una simile che risale all'unica volta che sono stata li. Mi ero ripromessa viste le circostanze di comprarne un'altra. Certo, le aspettative erano differenti, ma io l'ho presa uguale ed ora è li. quando a Roma c'è il sole la scuoto e faccio nevicare a Milano.
Troppe cose sono rimaste in sospeso, luoghi che avrei voluto vedere e che mi ero promessa di fare in ogni caso ma, che non ho potuto o forse, non ho voluto. Ho da vedere le Dolomiti, girarmi i ristoranti "Jappo", vedere l'Ultima Cena di Leonardo e bermi un buon aperitivo durante il tramonto in piazza Duomo... queste sono solo alcune delle tante cose che mi sono rimaste impresse e che a turno mi sono promessa di fare.
"Ogni promessa è debito per me"
Lascio la capitale dello shopping, della moda e del lavoro; lascio la città della Marta, la Giulia, la Wanda e la Laura... Lascio la città con la cattedrale più grande dello stivale perchè dicono che San Pietro non si conta in quanto appartenente ad un'altro stato. Ma che importa noi solamente con il Colosseo abbiamo vinto!
Lascio la città del "Poi ci pensiamo e ce la faremo"... 
Che dire; bella si, piacevole, frenetica ma allo stesso tempo calma. Poco caotica e appena artistica. Troppe marche, troppo "Il mio è di Gucci", troppo "Milano funziona, la metro funziona" e troppo: "Si, facciamo un lunch in piazza Duomo ma prima ho la call per il meeting di Londra pertanto sentiamoci via web cosi ci accordiamo per l'orario"... si giusto, ma che ci vuoi fare, La Milano, oltre che la città degli aperitivi anche la città dei Manager pertanto il linguaggio è quello internazionale, quello smart, quello informatico.
Ma io quando ho corso, l'ho fatto intorno al Duomo passando per il castello sforzesco fino a parco Sempione... Qui, nella città eterna se vuoi di storia, di cultura e di percorsi da correre ne abbiamo a centinaia e in ogni punto spesso c'è da fermarsi ed ammirare. 
Si, magari la metro a Roma non è organizzatissima (come tante altre cose) ma, qui superiamo i tre milioni di abitanti quando, li a Milano non se ne contano nemmeno a due.
Io ho visto gente triste, vagare con un telefono in mano molto più di Roma. Ho visto persone stare attente a ridere perchè troppo brilli. volevo un negozio di giocattoli ed in centro ho trovato solo la Disney e la Lego. Tutti composti, in posizione ed in perfetto orario.
Nella capitale non è così; ogni momento è giusto per ridere, per urlare, per cantare e danzare e non siamo mica matti... Siamo noi e siamo sinceri così.
Insomma la città della moda mi ha colpito e mi è piaciuta, ma quella eterna rimane come tale sempre.
E come Orazio disse: "Tu non potresti vedere nulla maggior di Roma".

By Milano, ci rivedremo presto, la Laura per ora ti saluta.

Passo e chiudo.


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