Una Romana a Milano - (parte prima)


Siamo a fine settembre 2020, 

Ancora in pandemia, ancora "disadattati". Personalmente non prendevo una metropolitana o un treno da mesi. Sicuramente fino a prima del famoso lock.

Questa volta devo andare su al nord o “nooorde” come lo chiamo io dopo aver visto il film "Benvenuti al sud", per la precisione nella capitale Lombarda Milano. Una serie di circostanze che non sto ad elencare mi hanno portato fino a qui. I preparativi come al solito mio iniziano una settimana prima della partenza e devo dire che, questa volta è stata dura perché modificati ogni giorno; “Cosa metto in valigia, bho a Roma fa 25 gradi guardiamo le previsioni!”, cavolo a Milano quella settimana porta anche punte di 8 gradi!!!! Ma stiamo scherzando???? Addirittura c’è chi parla di grosse perturbazioni.

Sicuramente, con la fortuna che mi ritrovo potrebbe nevicare dal giorno alla notte!

Quindi togli tutto, e inizi a riempire il trolley con cose un pochino più pesanti... anzi... abbastanza pesanti tipo maglioncini e qualche sciarpa che non si sa mai!. 

"Porta un ombrello che li piove sempre!" consiglia mia madre. giusto ma oltre all'ombrello io opto anche per il kway viste le ultime settimane di bombe d'acqua scatenatosi li.

Il mio soggiorno sarà in un appartamento pertanto mi devo organizzare su qualcosa da portare per prepararmi la cena così evito di andare sempre a mangiare fuori che di questi tempi non è un'ottima idea. Sembra che parto in vacanza dieci giorni, ma in realtà sono solamente cinque.

Treno confermato, biglietti pronti, si parte. Devo arrivare a Termini con i mezzi... il mio zaino è provvisto oltre delle solite cose anche di mascherine di emergenza e boccette di alcool (spirito insomma) insieme alle classiche salviette igienizzanti.  Si perché il Covid19 che non ci ha mai abbandonato sembrava stesse perdendo le sue forze invece, con l'inizio delle scuole e il rientro dalle ferie sta ricominciando a colpirci nuovamente e pure forte... che palle! I contagi stanno risalendo in una maniera assurda e, oggi abbiamo superato i 1900 giornalieri.

Per recarmi alla stazione Termini ho bisogno di prendere due tipologie di mezzi da casa mia: il trenino e la metropolitana. Alla stazione Monte Mario ci sono pochissime persone a quell'ora; le voci elettroniche  ti dicono di mantenere le distanze e di disinfettare le mani con gli appositi gel situati sui treni e nelle stazioni oltre che fornirti regole di base fondamentali tipo ad esempio l'obbligatorietà dell'utilizzo della mascherina a bordo del treno...

Beh, questo ovviamente è quello che dicono e quello che è stato programmato (tra l'altro da miei ex colleghi) a dire. L'intento loro è di comunicare un messaggio importantissimo ai tempi di oggi e, sperare venga recepito ma evidentemente le stesse ancora non sanno che siamo in Italia e soprattutto devono rassegnarsi al fatto che, per alcune se non per la maggior parte delle  persone questo tipo di regole sono totalmente incomprensibili pertanto, una volta ascoltate li vedi fissare il nulla con delle facce da film cercando di realizzare per poi tirare su le spalle ripetendosi tra se e se: “ma vabbè tanto basta che non mi sputano in faccia mica mi infetto!”.

Sui treni ad esempio le varie porte sono state suddivise con adesivi e segnaletiche tipo “porta di uscita”, “porta di entrata”... Che ve lo devo dire? Non c’è bisogno perché lo si immagina.

Oppure, non su tutti i posti ci si può sedere quindi, hanno messo degli adesivi sulle poltrone da lasciare vuote per evitare assembramenti... Stessa suoneria! trovi chi ci appoggia la spesa o lo zaino, chi ci si siede esclamando: "Tanto scendo alla prossima!". Come se a questo virus maledetto se scendi alla prossima non gli interessa infettarti, aspetta quello che se ne fa almeno un paio cosi lo attacca con calma!

Gente che sale e scende dove vuole, persone che non hanno la mascherina perché giustamente stanno partecipando ad una call lavorativa e quindi non possono oppure, hanno il rossetto fresco o la piega appena fatta e giustamente la rovinerebbero. Quindi secondo loro la mascherina è meglio tenerla al braccio come accessorio moda Inverno 2020. E visto l'andamento inizierei a pensare anche a dove metterla per la primavera estate 2021 a sto punto. Le torrette che dovrebbero contenere i dispositivi per disinfettare le mani sono vuote, rotte o senza dispositivo o senza torretta proprio.

Comunque prendo il treno sedendomi al posto assegnato che, ovviamente è unico e senza “vicino”, attendo la partenza.

Molte persone salgono, ma quelli del “nord” come li chiamo io li riconosci subito; manager, direttori, imprenditori che salgono in “riunione telefonica” e scendono dopo tre ore in “riunione telefonica” solamente che, ancora parlano del primo punto del sal continuando a non capirsi tra loro e, dando la colpa al segnale Wi-Fi del treno che ogni tanto perdeva la connessione proprio sulla decisione primaria  del discorso. E che vuoi fa, sono sempre stata del parere che molti di loro, sono stati messi lì e non se lo siano meritato quel posto o per lo meno non guadagnato. Ma anche questo fa parte del nostro paese...

Vedo poi qualche ragazzo o ragazza che viaggia per piacere e il resto, solo per lavoro.

Di treni per Milano credo ce ne siano più di cinquanta al giorno e sicuramente sono tutti pieni. Ormai con tre ore sei in una città che prima raggiungevi solamente dopo almeno sei di viaggio. Le distanze oggi come oggi non sono più un grosso problema; non per tutti ovviamente. Ho sentito di chi ci ha rimesso i matrimoni per le distanze! ma forse non era proprio colpa delle distanze secondo me. Ricordo quanto era faticoso per me viaggiare sulla tratta Ladispoli-Roma quando ho iniziato a lavorare. Se ci penso bene mi ci volevano quasi 3 ore... adesso ci arrivi a Milano! Leggo un po’, dormo, ascolto musica... arrivo a Milano Rogoredo... Piove stranamente. C'è nebbia, stranamente.

Appena scesa dal treno noto una corsa frenetica da parte di tutti ma, allo stesso tempo con una calma fantastica. Perché a Milano sono così, corrono corrono corrono ma sono tutti pericolosamente calmi...

O meglio secondo me assenti. Li vedi con gli zaini o le borse, tutti “incuffiettati” tra le loro playlist o notizie o call che guardano davanti smessaggiando e camminando allo stesso tempo. Imboccano le loro uscite, le loro vie a memoria senza nemmeno guardare. Per inerzia direi.

Io mi guardo un po’ intorno e, per evitare la metropolitana decido di cercare una Enjoy o Car2go nei dintorni... fortunatamente la trovo proprio all’uscita. La prenoto, salgo, metto in moto e cerco il mio indirizzo sul navigatore. Traffico assurdo! Il bello di quelle poche strade che ho visto è che sono tutte un po’ più piccole di quelle Romane ma soprattutto, hanno i Tram e relativi binari pertanto il traffico cresce ancora di più. mille rotonde, mille incroci.

Però nessuno suona, cioè, a Roma con il diluvio e il traffico delle 19.30 è una continua “cavalleria rusticana” di clacson, parolacce o insulti gratuiti contro ignoti. Qui no. Sembrano tutti più calmi! Nessuno urla, nessuno sbraida.

Raggiungo la mia residenza e mi sistemo. Nel frigo trovo tutto l’occorrente per spuntino o colazione, fantastico ho una fame! E via fette con burro e marmellata. Mi sistemo, letto... sono stanca. Ma mi apro una becks e nel silenzio Milanese in finestra mi assaporo l’odore della città che lentamente si spegne pensando: “Cavolo alla fine sono a Milano”... mi sale una nostalgia fortissima e me ne vado a letto.

Non ho chiuso occhio tutta la notte pensando al giorno dopo. Così alle 6.30 come solitamente quando esco la mattina mi alzo per andare a correre anche se, i muscoli posteriori della mia coscia destra non stanno in gran forma. Mi hanno detto che sono probabilmente delle infiammazioni o contratture degli Ischio-crurali. Cavolo non ci voleva adesso. Purtroppo mi documento anche perché non mi fido mai di quello che mi dicono e noto sempre le stesse cose e cioè che bisogna star fermi per almeno due settimane altrimenti si rischiano infortuni. Ma come faccio! Io non ci riesco. Correrò più piano...

E crack! Nel saltare il marciapiede malefico Lombardo come adoro fare solitamente tra gli sterrati o le buche sento una fitta fortissima dietro mi blocca dal gluteo al polpaccio. “Bene, proprio come mi aveva detto Daniela ora sono cazzi!”.

Per alcuni giorni precedenti ho messo delle pomate ma mai mi dava fastidio così la gamba. Pure se sto seduta mi fa male e la cosa peggiore è che, se provo a correre o, ad allungare il passo non va! La gamba non la stendo. Dovrò fare piano in questi giorni anche perché volevo andare a correre a Parco Sempione. Lo so starete pensando: “Ma perché non ti fermi un po’ e basta no?”... Secondo voi? Ditemi che non volete la risposta...

Torno camminando, però devo dire che arrivare di corsa al Duomo e girarci intorno non ha prezzo. Me lo ero promesso e fortunatamente ho realizzato uno dei miei punti x.

Veramente emozionante anche perché praticamente ho corso nel traffico Milanese per arrivarci perché non ho mica la ciclabile o la villa sotto casa come a Roma. Ma per i milanesi però vedo che è normale. Ecco perchè la sera sono tutti calmi! La mattina tutti sono runners, solo che, qui sono runners "fichi" o meglio quelli che credono di esserlo.

Te li vedi passare davanti o dietro con tutto l'abbigliamento top del momento; ti vedono da lontano, ti puntano e cavolo sei tu che devi farli passare mica sono loro che si spostano perchè loro sono loro... taaaaac!

Quindi ogni tre per due faccio strada ad un runner, età media non esiste. Ne vedo da 15 anni a 70 più o meno... tutti con lo stesso passo maratoneta, lo stesso fiato (studiato appositamente per gareggiare). Sembra come se tutti quelli che vedo si allenassero per maratone esagerate, tipo quelle a cui partecipa il grande Graglia! Ecco scoperto l'arcano! Sono un popolo competitivo... 

Rimane il fatto che secondo me il 70% di loro corre la mattina prima di andare in ufficio.

Comunque sono arrivata li correndo; Il Duomo di Milano l’unica volta che l’ho visto ero in viaggio con i miei per andare a Gardaland ed avevo se non ricordo male 9/10 anni non di più. Ultimamente ne ho sentito parlare molto così come primo giorno sono voluta andare lì diretta e, quale per me miglior senso se non arrivarci correndo?

Ho intravisto spuntare la Madonnina color oro da Via Gonzaga e, più mi avvicinavo più vedevo le sue torri bianche scendere. Che bello ragazzi! Man mano che ti avvicini inizi a scoprirlo meglio e ad ammirare la sua bellezza gotica; che poi non proprio gotico doc; non a caso è stato soprannominato "gotico sporco" perchè nel tempo della sua costruzione reinterpretato più volte. Il suo marmo bianco ti affascina ed illumina tutta la piazza a qualunque ora del giorno.

Così, dopo essergli girata intorno mi fermo cinque minuti ad osservarlo, e mi rendo conto solo in quel momento perchè ogni persona che vedevo passare quando arrivava li davanti si fermava a guardarlo. Ogni tipo di scultura è parlante e trasmette ogni cosa che in quel momento voleva trasmetterti chi l'ha disegnata. Ti rilassa e ti fa sospirare, un pò come da noi quando vedi il Colosseo, o San Pietro... o.... vabbè a Roma c'è da vedere.

Scatto qualche foto e decido che in pomeriggio, se non diluvia o domani lo visito da dentro anche perchè voglio salire sulla terrazza per ammirare tutta la città.

Nel tragitto di rientro, mi fermo per in caffè poi, mi secco il muscolo! Cammino fino a casa. Mi lavo e riesco. Nel pomeriggio, solito giro poi ricordo di aver portato il tonno da casa, così ceno li visto che dovevo mangiare fuori ma è saltata la cena. Così decido di visitare alcune delle vie centrali più famose.

La galleria Vittorio Emanuele ad esempio proprio adiacente piazza Duomo, per pochi, forse rari visto che lo sguardo mi si è fermato su una bellissima borsa da 12.000 euro! Che dire, da vedere è comunque bella! Proseguo per il centro fino a quando non ho fame... Torno, cucino, mangio mi metto a letto.

Vado a dormire praticamente prestissimo anche perchè la sera prima non ci ero riuscita. Sabato; non posso andare a correre quindi decido di fare le cose con calma e di andarmene poi, una volta finito a visitare parco Sempione. Così dopo aver pranzato con una macedonia me ne vado li. passo prima per il castello Sforzesco scattando qualche foto poi accedo al parco. Tutto in ordine, erba tagliata precisa. Attrezzi praticamente nuovi per gli sportivi... Giusto, per gli sportivi perchè li la Milano ci va a correre.

Moltissimi bar ed un piccolo laghetto. Insomma un bel parco ma non da invidiare secondo me. Mi piacciono gli artisti di strada che suonano, e in questo periodo cammino spesso con le cuffie per isolarmi dall'esterno ed ascoltare quello che voglio io. Bhè, qui le ho tolte, perchè c'era tranquillità e buona musica da ascoltare. Non credo di averlo girato tutto, ma sicuramente una gran parte. 

Ho camminato fino a Santa Maria delle Grazie perchè volevo andare a vedere il Cenacolo Vinciano ma, non sapevo ci volesse una prenotazione... pazienza, era un punto ed una tappa a cui tenevo particolarmente. 

Una cosa noto molto differente da quello che vivo nella mia regione e che, mi fornisce molte risposte. Troppo caos, troppa gente attaccata e senza mascherina, troppi locali pieni, bar che scoppiano. Non c'è fila in nessun negozio perchè in ognuno entri come e quando vuoi. Ho voluto comprare la classica calamita da attaccare al frigo che compro ogni volta che visito un  posto nuovo... ora vi racconto come è andata:

- "Buongiorno, guardo e scelgo delle calamite e due bracciali da prendere, come funziona glieli indico come facciamo a Roma e mi fornisce il prezzo o me li fa vedere lei?"

- "Buongiorno signora, ma noooooo si figuri! Può tranquillamente girare e vedere tutto quello che vuole perchè ogni articolo nella parte posteriore è prezzato. Quindi basta prenderlo e girarlo!"

Ora non so se alla signora era chiaro ma, la stessa situazione l'ho trovata anche in centro nel  negozio Calzedonia... Poi c'è ancora chi non riesce a capire perchè la Lombardia ha il maggior numero di infetti e contagi giornalieri in Italia. Cioè, se ogni persona o turista tocca un oggetto, lo vede, lo gira e lo riposa... non vedendo gel disinfettanti e soprattutto nessuno all'ingresso mi ha consigliato di igienizzarmi le mani cosa devo pensare? Sarò strana io, ma credo che giù da noi anche se tardi qualcosa abbiamo recepito un pochino di più... ma giusto poche cose essenziali ci mancherebbe!

Fatto sta che al concludersi del secondo giorno pieno di permanenza nella capitale Lombarda io ho scelto di prendere il caffè solamente in un piccolo bar dietro casa praticamente sempre vuoto. Quanto mi manca il caffè Truzzi!

Ora, pubblico il post e me ne vado a nanna... P.s. Dovevo pranzare fuori, alla fine ho preso una macedonia oggi e a cena mi sono fatta una bellissima bistecca in casa.

Passo e chiudo... (ma è solo la prima parte)

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