Çes't la vie...

Non so ormai quanti mesi, anni non metto mano in questo blog e nemmeno a dir la verità ricordo quello che ci avevo scritto. Mi é passato davanti gli occhi il titolo che avevo dato a questo e, devo dire che di tempo ne é trascorso pertanto bisognerebbe apportare alcune modifiche.
Ricominciamo quindi:
Siamo All' 11 novembre 2016, vado per i 36 ormai è mia figlia ne ha compiuti 5 a luglio. Direi che ne è trascorso di tempo, sicuramente molto dal mio ultimo post.
Sono a casa in questo momento e, nonostante i turni che effettuo solamente su matrice notturna ma part time ovviamente mi sono rimessa in testa di continuare questa avventura da "blogger". 
Mi viene da ridere solo a pensarci! In realtà non so nemmeno a chi vorrei far arrivare i miei messaggi; mi verrebbe da dire a tutti ma anche a nessuno visto che di "amarezza" come dico spesso io nelle mie pagine social ne ho da vendere.
Ma perché non riprendere? Magari qualcuno potrebbe farcisi due risate.
...Ad oggi, quindi sono sempre dipendente della stessa società, ahimè, non scrivo i nomi ma penso e deduco comunque che il 90% di chi leggerà il post, come gli altri sappia già di cosa parlo. Avete presente tutto il casino degli ultimi mesi, ormai credo un anno circa. C'è una società che sta per andare a rotoli o almeno così dice e dicono mettendo in seria difficoltà i circa 8000 dipendenti che ha.
Ad oggi proprio a rischio rischio siamo in 2551 per l'esattezza, (questo numero dico sempre di giocarmelo ma in realtà non lo faccio mai). Diciamo che la mia società, dopo tanti pianti, tante operazioni non molto oneste anzi, a dir poco ridicole, un po' per colpa sua un po', per colpa delle tante leggi che ci sono purtroppo nello stato italiano che, a parer mio hanno fatto parte del grosso tracollo che sta subendo la nostra nazione sia in ambito occupazionale che nel resto sta subendo gravi perdite che, portano a poco lavoro quindi ad esuberi di personale.
Lo stato ha messo più volte ha disposizione dei fondi ma l'azienda non ne é mai venuta fuori o meglio, ha aperto una marea di sedi in tutta Europa e resto del mondo per poi dichiarare un quasi fallimento nelle due sedi che una volta erano fondamentali nonché principali comunicando il licenziamento dei dipendenti che ne fanno parte in un blocco unico in data fine dicembre.
Bel regalo di natale non trovate? Me ne verrebbero molte di domande a proposito ma sono talmente stanca oltre che delusa che lascio tutto ai social, ai media e relativi parenti. Inutile star a scrivere che questo tipo di teatrino viene messo in scena sempre prima delle votazioni, c'è chi dice che ha uno scopo bene preciso chi no. Fatto sta che migliaia di dipendenti stanno vivendo questi momenti come una tortura; per non pensare poi che ha attivato (sempre l'azienda) più di 200 trasferimenti dal giorno alla notte nella sede distante circa 600 km. Un motivo credo per far dimettere quelle povere persone che non possono abbandonare casa e famiglia per nemmeno 600 euro al mese non trovate?
Comunque per non parlare della situazione che, oggi come oggi é descritta e riproposta dappertutto parliamo un po' di quello che é successo a me (ovviamente sempre in ambito lavorativo).
Vi ricordate il "new work" di cui tanto ho parlato e ahimè di cui tanto ci ho sofferto? Beh sta lì, e li é rimasto con i suoli nuovi dipendenti; già perché per non si sa quale motivo o meglio, si sa, lo sanno an eh i cani sono stata rimessa al settore c quindi call center, non solo con mansione differente quindi inferiore alla precedenti, di notte e su un servizio "sottocategoria" di quello di cui parlavo e ho parlato tanto io a fare l'operatore.
In realtà ci dicono che siamo sistemisti, ma di sistemista a livello contrattuale oltre che cartaceo e di merito c'è ben poco. Ti chiedono l'impossibile ovviamente non formandoti e pretendono velocità, professionalità e anche un pizzico di magia. Io ormai trovo inutile anche polemizzare perché ne ho visti tanti di colleghi sbattersi per questo posto di lavoro; un posto dove da sempre la meritocrazia non conta nulla!
Per questo in molti se ne stanno andando e c'è anche chi va in meglio ovviamente dopo le capacità acquisite e l'esperienza fatta.
Un trampolino di lancio troppo lungo per i gusti miei.
Con la scusa delle cause, dei soldi, della crisi e dei miracoli che nessuno fa mi hanno retrocesso al posto di prima ovviamente con gli stessi criteri sennò peggio dopo che mi avevano detto che sarei entrata a far parte di quell'organico piu volte... dopo giorni di formazione, test eseguiti di idoneità svolti. Ma di che si parla più ormai?
Deludente molto a parer mio specialmente quando per anni dai tutto ad un'azienda come questa per poi essere, non solo una matricola e non più, ma per passare anche "nulla" agli occhi di chi di la ti aveva promesso mari e monti per poi pugnalarti alle spalle.
Ragazzi è davvero lunga come storia e, come dico io bisognerebbe scriverci un libro, cosa, che prima o poi metterò in atto.
Morale della favola é non credere più a chi promette (ma ovviamente questo già si sapeva), non consegnatevi più ad un posto di lavoro rinunciando anche a se stessi per poi sentirsi dire maree di stronzate solamente perché non trovano una motivazione valida alla grossa cazzata fatta, vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo anche perché, per dare peso a determinati giorni sto subendo ancora le conseguenze oltre che lo stress.
"Chiusa una porta resti di fuori!" (Come dicono in tanti), proviamo con "chiusa una porta speriamo si apra un portone".
Saluti, 
Laura
Passo e chiudo


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